KEFIR
KOMBUCHA
FERVIDA
da padreromanozago | 8 Gen, 2016 | Probiotici |
Il Kefir di latte
Si tratta di uno degli alimenti dal più alto valore biologico presente oggi in natura. Il Kefir di latte è un vero e proprio concentrato di microorganismi buoni (probiotici), capaci di raggiungere illesi l’intestino arricchendo la flora batterica, migliorandone la funzionalità e potenziando le difese immunitarie di cui l’intestino è il maggior responsabile.
Il Kefir ha una storia millenaria alle sue spalle e i popoli del Caucaso, che lo utilizzano da tempo immemore, sono di fatto tra i più longevi del Pianeta. Il motivo? Nessuno lo sa con certezza, ma sono in molti a credere che il Kefir abbia avuto un ruolo cruciale.
Tra questi illustri studiosi come il Prof. Drasek, il Prof. Menkiv e il premio nobel Ilya Ilitch Metchnikov, che hanno documentato come gli abitanti delle regioni caucasiche non conoscano tubercolosi, cancro né disturbi intestinali, considerando il Kefir come uno dei principali fattori chiave della loro salute di ferro.
Ma che cos’è il Kefir di latte?
La parola Kefir deriva dall’armeno keif che significa benessere.
Si tratta di una bevanda fermentata contenente una gran moltitudine di ceppi di lieviti e batteri benefici (in relazione simbiotica) che gli conferiscono diverse proprietà interessanti per la salute umana.
Il Kefir di latte si ricava dalla fermentazione del latte animale (di mucca, pecora, capra, ecc..). Il latte viene fatto fermentare con l’ausilio di uno starter, o meglio dei fermenti. Si tratta dei granuli di Kefir (anche detti Kefiran), costituiti da fermenti lattici e lieviti agglomerati insieme in una struttura particolare biancastra e gelatinosa. Ancora oggi nessuno sa con precisione da dove derivano e come si formino questi granuli. Infatti non è mai stato possibile ricostruire in laboratorio il granulo di Kefir a partire dalla microflora che lo compone.
Il finale della fermentazione è una bevanda dalla consistenza cremosa, dall’aspetto simile allo yogurt, ma leggermente più acido, frizzantino e lievemente alcolico (0.1 – 0.5 %). Le caratteristiche del Kefir di latte può variare in base al tipo di latte utilizzato e in relazione al tempo di fermentazione (in genere tra le 24 e le 48 ore).
Fermenti vivi
Ciò che rende incredibilmente salutare questa bevanda è l’elevatissima concentrazione di probiotici e prebiotici.
Infatti il Kefir di latte contiene oltre 30 differenti specie di fermenti vivi suddivisi tra Lattobacilli, Lattococchi-Streptococchi, Acetobatteri e lieviti e sono tantissimi se li si confronta con il comune Yogurt, contenente solo due ceppi batterici che sono il Lactobacillus Bulgaricus e lo Streptococcus Termophilus.
I fermenti vivi del Kefir riescono a raggiungere illesi l’intestino, colonizzando e migliorando sensibilmente la flora batterica qui presente e contrastando l’attività patogena dei batteri antagonisti.
Questi in buona sostanza sono i fermenti vivi che possono formarsi* nel Kefir di latte:
Lactobacilli (62-69%)
Lactococchi e Streptococchi (11-12%)
Lieviti (16-20%)
Acetobatteri
*Va detto Kefir di latte prodotto in casa può contenere una differente composizione di fermenti. Infatti, i vari ceppi possono essere o meno presenti a seconda dell’origine dei granuli.
Benefici del Kefir di latte
Per tradizione secolare, il Kefir di latte è considerato un latte fermentato con ottime proprietà probiotiche salutistiche. Si attribuiscono ad esso effetti favorevoli nel prevenire, come anche nel risolvere, gastriti, diarrea, malattie intestinali nei bambini e problemi di digestione nelle persone anziane, sino a determinare effetti favorevoli sull’apparato circolatorio e sul sistema nervoso.
Si può ancora aggiungere che la presenza di anidride carbonica e sali di calcio facilita la diuresi e che l’acidità e la caratteristica microflora stimolano la salivazione, la secrezione di enzimi nello stomaco e migliora la peristalsi intestinale.
Nei paesi orientali, in particolare in Russia, il Kefir di latte è tenuto in grande considerazione negli ospedali e viene incluso nelle diete dei pazienti affetti da dismetabolismi intestinali e generali, ipertonicità, aterosclerosi e allergie. Infine, al pari del kumys (latte fermentato acido-alcoolico ottenuto con latte di cavalla), il Kefir viene considerato un buon rimedio supplementare nel trattamento della tubercolosi.
Adatto anche agli intolleranti al lattosio
Innanzitutto va detto che i granuli di Kefir si nutrono di lattosio, per cui il prodotto finale avrà una percentuale di lattosio molto basso. Inoltre nel processo di fermentazione viene prodotto l’enzima lattasi, che è quell’enzima deputato della digestione del lattosio che manca in tutti quei soggetti che sono intolleranti al latte (circa un 80% della popolazione adulta). Per cui anche chi è intollerante al latte può digerire senza alcun problema il Kefir di latte. Non solo, le sostanze contenute nella bevanda sono utili anche perché migliorano la digiribilità degli altri cibi e non soltanto del Kefir stesso.
Migliora la flora intestinale
Come già accennato il Kefir di latte è un concentrato di probiotici, in grado di resistere all’attacco dei succhi gastrici e arrivare dunque illesi nell’intestino, dove arricchiscono e migliorano la flora intestinale riequilibrandola e apportando innumnerevoli benefici:
Ricco di vitamine B9 e B12
Il Kefir ricavato dal latte intero ha più o meno lo stesso potere calorico del latte di provenienza.
La fermentazione non modifica significativamente il contenuto calorico, ma piuttosto la composizione di certi nutrienti. Se da una parte Il Kefir di latte presenta una quantità inferiore di lattosio e di alcune vitamine, dall’altra avremo un contenuto piuttosto alto di vitamina B12 (cobalanina) e B9 (acido folico). Rimangono invece inalterati i sali minerali.
La vitamina B12 è molto importante per la sintesi dell’emoglobina. È necessaria al metabolismo del tessuto nervoso, delle proteine, dei grassi e dei carboidrati. Inoltre regola l’assunzione del ferro da parte dell’organismo e fissa la vitamina A nei tessuti. Una sua carenza comporta seri disturbi neurologici e comportamentali e può inoltre portare a forme di anemia.
La vitamina B9, meglio nota come acido folico è importantnissima per la sintesi del DNA e delle proteine e per la formazione dell’emoglobina, ed è fondamentale per la corretta crescita dell’embrione. La presenza di vitamina B9 è indispensabile per equilibrare i livelli di omocisteina, amminoacido associato a malattie cardiovascolari e infarti. Per la sua azione di protezione dei tessuti che andranno a formare il feto, risulta importante per la prevenzione di difetti congeniti (diabete, malformazioni, anemie).
Come si prepara?
Vediamo ora come puoi prepararti da solo in casa il Kefir di latte.
Per prima cosa bisogna procurarsi lo starter, ovvero i granuli di Kefir per far fermentare il latte. Senza i granuli non è possibile produrre il Kefir. Continuando la lettura scoprirai come procurarti questi granuli.
Poi c’è bisogno anche di:
Preparazione
Filtraggio
*E’ importante sapere che i granuli di Kefir ad ogni fermentazione aumentano di numero e quindi di peso. Per cui una parte di questi granuli, se intendi riutilizzare sempre lo stesso litraggio di latte, dovranno essere per forza buttati, oppure regalati, o mangiati.
Per meglio capire come preparare il Kefir di latte, potrebbe aiutarti la visione di questo breve video-tutorial:
Cani e gatti sanno quanto è buono il Kefir per guarire
In ogni fase della vita ci troviamo a combattere con
disturbi dell'apparato digerente e in generale con i virus che ci attaccano. Mangiare regolarmente il Kefir di latte può aiutarci a regolarizzare le funzioni intestinali e ad aumentare le difese
immunitarie. I batteri che popolano la flora intestinale agiscono insieme ai batteri contenuti nel Kefir di latte per un ideale funzionamento dell'organismo umano. Il Kefir è un aiuto naturale
per i bimbi, per i giovani e i meno giovani. Diventare golosi del Kefir è una di quelle evenienze dal duplice effetto:
il Kefir appaga il desiderio di gustare un alimento delizioso e nello stesso tempo cura e guarisce diverse
antipatiche affezioni.
Gli effetti benefici del Kefir di latte sono utilizzati anche nella dieta dei nostri amici animali. Cani e gatti si nutrono del Kefir gentilmente offerto dai loro padroni. le eccedenze dei fermenti vivi, il siero e il Kefir filtrato velocemente sono graditi agli animali i quali non sembrano per niente schizzinosi sul gusto e sul sapore a volte asprigno.
Quale latte utilizzare?
Nel Kefir di latte si può usare solo latte animale, mentre nel caso del Kefir d’acqua (un’altro tipo di Kefir) si utilizza della comune acqua con dello zucchero, oppure altre bevande vegetali, come il latte di soia, o di riso.Per ottenere un prodotto 100% naturale e genuino, l’ideale sarebbe scegliere un tipo di latte crudo da agricoltura biologica, prodotto da mucche allevate al pascolo. Si può scegliere anche altri tipi di latte, tipo quello di capra, di pecora o di asina.
NB: per la fermentazione, va utilizzato sempre e solo latte freddo o a temperatura ambiente, dato che i granuli di Kefir di latte sono molto sensibili al calore e potrebbero anche morire se immersi in latte tiepido o caldo.
Come preprare il tè Kombucha
Riporto qui di seguito la ricetta di preparazione del Kombucha esattamente come
viene riportata da Gùnther Frank sul suo libro “Kombucha-Healthy beverage and
natural remedy from the Far East” e come disponibile anche sul suo sito al link:
https://www.kombu.de/anleit-d:
Diario di Kombucha Online da 25 anni. Fondata nel 1996 da Günther W. Frank
Ecco come riesce il tuo tè Kombucha
Hai bisogno:
Un impeccabile e vigoroso fungo del tè Kombucha
una casseruola e acqua
un vaso di vetro, porcellana o argilla
circa 70 g di zucchero e 5 g di tè nero,
tè verde o tisana per litro d'acqua
un panno traspirante, ad esempio uno strofinaccio o un fazzoletto di carta
un anello di gomma, un imbuto,
un setaccio.
Preparazione (pesi per litro)
1. Versare l'acqua nella casseruola e portare a ebollizione sul fornello.
2. Quando l'acqua bolle, togli la pentola dal fuoco e aggiungi il tè all'acqua: - Tè nero o verde : 1-2 cucchiaini (5 g) o bustina di tè - Tisana : 2 cucchiaini. Lascialo in infusione per circa 15 minuti. È
meglio usare la seguente miscela di tè: 1 parte di tè verde (cioè il tè nero non
fermentato) e 1 parte della miscela di erbe descritta a pagina 26 del mio libro
(achillea, dente di leone, ortica, muschio) - mescolare in un rapporto di 1: I
1. Normalmente, il tè verde o nero può essere lasciato in infusione solo per 3-5
minuti. Lasciamo che il tè per il kombucha riposi più a lungo in modo che più
azoto venga trasferito nel liquido di cui il fungo ha bisogno per il suo
metabolismo.
3. Filtrare le foglie di tè attraverso un setaccio o togliere la bustina di tè
dall'acqua.
4. Versare circa 70 grammi di zucchero bianco nel liquido del tè caldo e
mescolare in modo che lo zucchero sia completamente sciolto. Quando si usa il
miele, aggiungerlo solo dopo che si è raffreddato. Come guida per la misurazione:
1 cucchiaino di tè = circa 3 grammi, 1 cucchiaio di zucchero = circa 20 grammi.
5. Lasciate raffreddare il tèa circa la temperatura ambiente (20-25 ° C) e versatelo
in un recipiente di vetro, porcellana o argilla. Quando metti il dito nel tè, il tè
dovrebbe essere solo leggermente caldo. Non mettere mai il fungo del tè nel tè
caldo. Altrimenti lo ucciderai il primo giorno.
È meglio iniziare la produzione di kombucha kvas con un barattolo di vetro da 2
litri . Questo è disponibile in quasi tutte le famiglie o è disponibile in tutti i negozi
di articoli per la casa. Risciacquare il vetro con acqua molto calda (senza
detersivo) prima dell'uso. La pulizia è importante.
Il bicchiere da 2 litri è in realtà inteso solo per l'inizio: per entrare e provare. A
poco a poco vorrai produrre quantità maggiori del delizioso Kombucha kvas. È
quindi possibile utilizzare, ad esempio, una pentola di terracotta più grande
("pentola di crauti"), un bicchiere da punch, un vaso da rum, un nuovo vaso per
acquario (fatto di vetro, vetri singoli non cementati) o uno o più bicchieri da 5 litri
6. Aggiungere circa il 10% di bevanda
Kombucha già fermentata . Importante per un
migliore avvio del processo di
fermentazione. Allo stesso tempo, il tè è
protetto dai microrganismi dannosi. Nessun
batterio nocivo può svilupparsi nell'ambiente
acido.
7. Immergere il fungo Kombucha nel
liquido. O affonda sotto o nuota sopra. Sono
corretti entrambi. Quando il fungo si attenua,
un nuovo fungo cresce sulla superficie del tè.
8. Coprire l'apertura del vaso di
fermentazione con un panno (ad esempio uno
strofinaccio) o uno strato di un fazzoletto di
carta strappato. Fissare questa copertura con un elastico! (Molto importante in
modo che non entrino mosche ecc.)
9. Posizionare il recipiente di fermentazione in un luogo caldo e tranquillo. L'aria
fresca e il calore sono importanti (non sotto i 20 °, se possibile più alti. Ideale:
intorno ai 23°). La luce non è necessaria. La luce solare molto intensa è dannosa.
Il fungo del tè ha bisogno di calore per funzionare . Quindi dagli il posto più caldo
della tua casa. Per le stagioni più fresche, consigliamo la piastra “Electrim” (circa
30,5 x 30,5 cm, 25 watt, prezzo circa 45 euro), un prodotto di qualità
dall'Inghilterra. Ciò significa che puoi anche posizionare il recipiente di
fermentazione Kombucha in stanze più fresche. Una piastra riscaldante fornisce il
calore necessario per pochi centesimi di elettricità al giorno.
Pausa da 8 a 12 giorni.
Poi va avanti così:
10. Rimuovere il fungo con le mani pulite e metterlo
in un recipiente di vetro o porcellana coperto.
11. Riempire la bevanda
finita in bottiglie attraverso
un setaccio. Circa un
decimo della bevanda finita deve rimanere nel
recipiente per l'acidificazione o, se il
recipiente è stato lavato (vedere sotto 12.), deve
essere versato nuovamente. Se non vuoi
iniziare a bere subito, metti le bottiglie con la
bevanda finita in un luogo fresco. Tuttavia, puoi
anche conservare la bevanda finita a temperatura ambiente.
12. Lavare accuratamente il fungo con acqua corrente fredda o tiepida e rimetterlo
nel recipiente di fermentazione. Lasciare il lievito nel recipiente di fermentazione,
ma anche versarlo circa ogni quattro settimane e sciacquare il recipiente con
acqua calda.
13. E ora puoi iniziare un nuovo processo di fermentazione. Ricomincia dal
numero 1. Buona fortuna!
Il fungo si moltiplica costantemente
Una prima pelle sottile si forma sulla superficie. A volte è gelatinoso e
trasparente, tanto da non notarlo quasi da principiante, a volte è subito biancastro
o grigio. Quando la nuova pelle è inizialmente gelatinosa, si formano
gradualmente macchie grigie o bianche. Alcune persone poi pensano che questa
sia muffa, il che ovviamente non è vero. La muffa ha sempre i peli (guarda con la
lente d'ingrandimento!) Ed è per lo più verde. La muffa è molto rara.
Il tuo fungo Kombucha si moltiplicherà molto rapidamente se ti piace. Se è caldo,
avrà una prole dopo soli 10 giorni: un nuovo fungo kombucha. Funziona molto
bene, soprattutto in piena estate, quando è bello e caldo ovunque. Nelle altre
stagioni, anche il fungo si moltiplica, ma ha bisogno di più tempo per questo.
Se nessun nuovo fungo cresce sulla superficie del tè durante il normale periodo di
fermentazione (circa 10 giorni) perché non è abbastanza caldo, non
preoccuparti! In questo caso,
procedi come segue : separa la produzione della bevanda e la coltivazione di un
nuovo fungo. Prendi due barattoli di vetro. In uno produci la bevanda
kombucha. Riempi l'altra metà con la bevanda già fermentata e poi versa circa la
stessa quantità di tè fresco (raffreddato!).
Metti un pezzetto di fungo nel tutto. Puoi tagliare un piccolo pezzo (da 3 a 6 cm di
diametro) da un fungo con le forbici. Oppure metti la pelle sottile che si è formata
dopo 10-14 giorni in questo barattolo. Se affonda anche il secondo fungo o la
buccia sottile, sulla superficie si forma un terzo fungo. Per favore sii
paziente. Lascia che questo barattolo cresca fermo per 3-4 settimane. Il nuovo
fungo del tè ha bisogno di tempo per crescere. In natura tutto va più lentamente
che con le persone impazienti.
Vedrai: Un nuovo disco di funghi cresce
gradualmente sulla superficie del
liquido. Quando ha uno spessore da ½ a 1
cm, puoi rimuoverlo e usarlo come il
fungo originale, il suo antenato. - - Puoi
anche tagliare a metà i nuovi funghi con le
forbici in modo da creare due lune
crescenti. Prendine uno per la prossima
preparazione e dai l'altro a un amico. E
così via.
Una volta che hai coltivato abbastanza
funghi nuovi, il fungo con cui hai iniziato
diventerà gradualmente vecchio e stanco
dopo un po '. Non sembrerà più così bello e probabilmente non sarà più in grado
di tenere il passo con la produttività della sua giovane prole. Non preoccuparti più
per lui. Ritiralo. Ha fatto il suo servizio per te. Quello era l'obiettivo della sua
vita. Digli solo "grazie" e "arrivederci" e sentiti libero di gettarlo sul compost,
anche se hai difficoltà. Dopotutto, vive ancora e ancora nei suoi discendenti. Ora
lavora ulteriormente con loro.
Una nota sulla soluzione nutritiva
La domanda si pone più e più volte: "Perché lo zucchero è necessario? E perché il
tè dovrebbe fermentare per 15 minuti, mentre la normale preparazione del tè
richiede un massimo di 5 minuti?" Questo argomento è ampiamente trattato nel
mio libro Kombucha . Ecco alcune brevi frasi su questo argomento:
La soluzione nutritiva deve servire principalmente a nutrire i microrganismi del
fungo del tè, non la nostra dieta. Dobbiamo quindi produrre la soluzione nutritiva
in base alle esigenze del lievito in particolare (i batteri a loro volta si nutrono in
parte dei prodotti metabolici del lievito, ma in parte anche della soluzione
nutritiva stessa). I microrganismi hanno bisogno dello zucchero per la loro
attività. Nelle soluzioni nutritive con una bassa concentrazione di zuccheri
(carboidrati) vengono prodotti meno ingredienti attivi. In parole povere, lo
zucchero viene principalmente "mangiato" dal lievito e convertito negli
ingredienti della bevanda.
L'infuso di tè, invece, funge da fonte di azoto e favorisce la crescita di
microrganismi. Affinché la maggior quantità possibile di azoto, sali minerali, ecc.,
passi nella soluzione nutritiva, si consiglia un tempo di macerazione leggermente
più lungo rispetto alla preparazione del tè convenzionale. La ricercatrice russa
Danielova (1959) ha persino fatto bollire il tè per 3-5 minuti, presumibilmente per
lo stesso motivo.
Nel caso in cui dobbiate lasciare a lungo il fungo da solo, vi consiglio il seguente
metodo, che non può arrecare alcun danno: poco prima di partire, mettete il fungo
in un recipiente aperto con del tè appena zuccherato e la consueta aggiunta di un
porzione di Kombucha già filtrato e da bere. Posizionare questo recipiente coperto
con una garza in un luogo leggermente più fresco, ad esempio su uno scaffale
pulito nel seminterrato. A causa della bassa temperatura, l'attività del fungo
rallenta notevolmente, ma non muore. Quindi puoi lasciarlo per settimane e il
fungo può ricominciare a funzionare appena ripreso per la già detta procedura.
Testi (google traduttore) e foto dalla pag web: https://www.kombu.de/anleit-d -
fine -
Fig. 29: https://www.kombu.de/anleit-d
Chiunque tratti la propria cultura
dei funghi con pensiero e cura
secondo le regole collaudate non
dovrà fare i conti con nessun
problema. Nei rapporti russi viene
persino menzionato che non sono
necessarie misure precauzionali
speciali perché il fungo si protegge
dalla contaminazione. Ha una serie
di misure di autoprotezione: gli
acidi organici, il basso contenuto di
alcol, l'acido carbonico, i prodotti
antibiotici - tutto questo insieme
inibisce lo sviluppo di tutti i
microrganismi che non
appartengono all'organismo delIl fungo può anche essere
moltiplicato e diviso bene, poiché
cresce felicemente e può essere
condividiviso volentieri con tutti gli
amici e i conoscenti che potranno
presto beneficiarne. È buona
norma passare il fungo Kombucha
ad altre persone in segno di
amicizia e aiuto reciproco. È stato
fatto in questo modo per secoli. È
importante trasmettere
informazioni complete con il
fungo. Dopotutto, trasmettono un
organismo vivente, migliaia di
cellule viventi, piene di forza vitale
...Se hai imparato cose buone
attraverso il Kombucha, dovresti
considerare un tuo dovere morale
parlarne anche ad altre
persone. Un proverbio cinese dice:
il mutuo soccorso rende ricchi anche i poveri
La Signora Pa Cheng
La medicina tradizionale Tailandese si basa principalmente sull’uso di particolari fermentati. Non è un caso quindi che dobbiamo a una donna thailandese, la signora Pa Cheng la scoperta del metodo di preparazione del Nam Mak, o Fervida- in italiano, il più potente e fermentato al mondo. .
Proveniente da una famiglia molto umile e povera, Pa Cheng, in età avanzata si ammala gravemente e nonostante i grandi sacrifici economici dei parenti, per assicurarne le cure, la donna pareva condannata. La Fortuna volle che in casa, la sua famiglia producesse dei fermentati di frutta, per uso agricolo, benefici nella coltivazione e nell’allevamento. Sentendo forte l’istinto di assumerli, iniziò senza troppe aspettative, ma con sorpresa ebbe modo di osservare, un graduale miglioramento del suo stato, fino alla guarigione totale. Da quel momento la sua missione è stata quella di migliorare la ricetta e diffonderne l’uso e i benefici. La signora Pacheng e ancora molto attiva, a lei e a tutti i maestri va la nostra gratitudine .
FERVITA COSA, COME & PERCHE’ USARLO
Il FerVita è un Elisir Acetico ottenuto con una particolare tecnica di fermentazione chiamata: “ Metodo Pacheng” che rappresenta una perfetta sintesi di tutte le fermentazioni benefiche, aerobiche e anaerobiche.
Un FerVìta è maturo quando ha spiccato gusto acetico e profumo fruttato.
Il processo di maturazione dura almeno 6 mesi, ma solo dopo l’ anno il Fervita può dirsi invecchiato e pronto per i suoi molteplici usi. La lunga fermentazione, produce un grande varietà di sostanze benefiche: enzimi, probiotici, e sostanze nutriceutiche, dalle innumerevoli propietà alimentari e salutistiche, utilissime all’ l’uomo ma anche al suo habitat.
Un FerVita invecchiato diventa molto potente, bastano poche gocce per apprezzarne le proprietà benefiche anche se non vi sono limiti nell’assunzione.
Pa Cheng consiglia di partire da 3 gocce diluite
in acqua dopo i pasti, e aumentare la posologia fino a che l'effetto benefico è percepibile,
allora si puo' estendere il loro impiego a tutti i modi che conosciamo, usando i FV come condimento, per purificare
l'acqua da bere, per dare un
tocco di sapore a bibite e tisane ecc...
I FerVita sono un rimedio universale perché: donano grande vitalità, rafforzano il sistema immunitario, rigenerano la flora batterica, purificano l’organismo con la loro azione chelante e detossificante, riducono ,effetto delle radiazioni, rallentano l’invecchiamento cellulare, aiutano nella perdita di peso e tanto altro ancora.
I FerVìta sono alimenti vivi, nutrono quindi l’organismo, oltre che a livello molecolare, anche a livello vibrazionale apportando energia vitale, agiscono quindi anche sull’umore, portando serenità e gioia.
Ma non è tutto…
Fanno molto di più…
I FerVita supportano in modo globale la nostra quotidianità e le nostra vite.
Purificano l’acqua, soltanto aggiungendo poche gocce, Igienizzano i cibi freschi allungandone la conservazione.
Aggiungono elementi nutrizionali ai cibi, anche se cotti.
Danno un gusto piacevole a bibite e tisane
Sostituiscono i detergenti chimici o insieme con essi, ne aumentano l’efficacia annullandone l’impatto ambientale.
Sostituiscono dentifrici e collutori con la loro potentissima azione antibatterica.Sono ottimi digestivi.
Hanno un forte potere cicatrizzante.
Meravigliosi sulla pelle, donano lucentezza e morbidezza, eliminano ogni problema epidermico, anche i più resistenti, come la psoriasi.
Eliminano tutti i cattivi odori (anche dei piedi).
Armonizzano l'ambiente migliorano la qualità delle zone prive di vitalità.
Fungono da antiparassitari, 1/200 per gli animali domestici e per le piante. Fertilizzano e ripuliscono la terra 1/1000
Rendono innocui i rifiuti tossici e radioattivi
Insomma, se non sono la panacea di tutto, poco ci manca.
I FeVita Universali C.R.E.I. sono ottenuti attraverso un mix di piante e frutti bio, selezionati, fermentati e invecchiati, in modo da ottenere il meglio da questa fermetazione.
Per maggiori informazioni puoi iscriverti anche al gruppo Facebook di autoproduzione locale Fervidamente Taranto per scambiare informazioni e fermenti di vita
documento di Stefano Abbruzzese
I 3 stadi di azione dei Fervìda
I FerVìda sono probiotici di grande valore molto ultili alla salute umana oltre che alla salute del pianeta stesso e dei suoi abitanti animali e vegetali.
Sono creati da una lunga fermentazione e agiscono in simbiosi con l’organismo umano il quale a sua volta è composto in gran parte da microrganismi.
I fervida sono quindi di vitale importanza per la salute, per la cura e il mantenimento del microbiota umano, di quello animale e per l’equilibrio degli ecosistemi.
La loro efficacia si manifesta su diversi piani. Agiscono come comunità di microrganismi innanzi tutto, sono efficaci per le sostanze che portano con se’, estraendole dai vegetali e creandole loro stessi nella fermentazione, agiscono per vibrazione ed energia, sono efficaci per le loro perfetta socialità, perchè sanno costruire una vita comunitaria equilibrata e sanno trasmetterla all’organismo che li ospita.
Ecco come:
1.Elemento probiotico
L’elemento probiotico è l’insieme dei microrganismi contenuti nei fervida. Sono batteri, lieviti e funghi che erano presenti in natura, sui cibi che fermentiamo, nell’acqua, nell’aria al momento della messa in posa e che trovano equilibrio tra loro durante la lunghissima fermentazione creando società microbiche perfettamente funzionali nelle quali le specie dominanti, trasmettono a tutto il gruppo le loro caratteristiche e le loro funzioni così da stimolare anche i microrganismi più pigri e inerti a lavorare per la comunità.
Durante la fermentazione, la maturazione, l’invecchiamento alcuni microrganismi escono di scena dopo aver svolto il loro compito lasciando comunque preziose sostanze al fervìda.
I microrganismi benefici e virtuosi della comunità fervìda, tolti dal loro ambiente di riposo (che sono i nostri contenitori di fervida) colonizzeranno ogni nuovo ambiente cercando di stimolare le popolazioni microbiche già presenti, aiutandole nelle loro mansioni, aiutando a ristabilire equilibrio e ad allontanare i patogeni.
I microrganismi dei fervìda si insediano nelle società microbiche selvagge che vogliamo rinforzare per ridare ordine alla comunità originaria e completezza con la loro presenza.
Svolto il loro compito nell' organismo umano, gran parte dei microrganismi dei fervida, fuori dal loro ambiente naturale ( il liquido acetico dei nostri prelevati ) moriranno e verranno smaltiti dall’intestino. Per questo motivo è importante assumere con continuità anche laddove la flora batterica abbia ripreso a funzionare adeguatamente. Ridare equilibrio al microbiota ristabilisce le sue normali funzioni garantendo la salute dell’organismo a cui il microbiota è collegato.
Il microbiota intestinale è un esempio di comunità microbica funzionale e puo' rappresentare nella fattispecie tutte le società microbiche presenti in natura perchè ovunque i microrganismi tendono a coalizzarsi per uno scopo comune.
Un processo simile avviene quindi anche in natura dove le comunità batteriche hanno ruoli fondamentali e possono essere nutrite, rafforzate, stimolate, dalle irrorazioni coi nostri fervida.
Nell’assunzione dei fervida quindi l’elemento probiotico è quello predominante per questi scambi di energie tra comunità batteriche
2. Invecchiamento e proprietà della fermentazione
Abbiamo compreso che le comunità batteriche evolvono durante la fermentazione. Le specie dominanti coinvolgono quelle inerti nella loro lotta di supremazia, di ricerca di equilibrio.
All’inizio è un gran baccano di solito, il cibo in abbondanza e l’ambiente favorevole stimola la crescita dei microrganismi presenti nel fervida. C’è vitalità e disordine. La gran quantità di zucchero presente stimola la crescita numerica in una prima fase, ma con tale esuberanza lo zucchero presente in poche settimane comincerà a scarseggiare e a quel punto i microrganismi ricercheranno nel vegetale il loro approvvigionamento. Nutrendosi del vegetale manterrano vive nel fervida le sue proprietà nel frattempo pero’ produrranno anche nutrienti e sostanze benefiche.
I microrganismi sintetizzano proteine e amminoacidi, producono enzimi e attraverso processi metabolici, un gran numero di sostanze utili, nutrienti e terapeutiche. I processi fermentativi quindi, hanno il compito di integrare alle proprietà del vegetale le proprietà specifiche delle fermentazioni, i loro acidi caratteristici ( lattico, malico, malolattico, acetico, butirrico, acidi grassi a corta catena ed altri ancora), tutto il complesso vitaminico compresa le preziosissima vitamina B12, sostanze antiossidanti, rigeneranti, tonificanti.
In altre parole i microrganismi sono la fabbrica del benessere.
Tutto questo gran lavoro avviene nel primo anno di fermentazione dopo di che i fervida dovrebbero cominciare a diventare stabili, a preoccuparsi meno del nutrimento e a dedicarsi di più a curare gli equilibri tra microrganismi. In questa fase comincia di solito la costruzione delle gelatine, lenta e ordinata; mentre se avviene nella fase caotica i fervida vanno spesso in iperproduzione compromettendo a volte i delicati equilibri che la società microbica cerca di mantenere.
La fase di calma apparente che accompagna i fervida dal secondo anno di vita in poi è invero anch’essa fondamentale e serve a creare selezione, a rafforzare la comunità, a renderla più efficace e meno aggressiva, a renderla funzionale, resistente ed equilibrata. Serve a scomporre gli elementi nutrizionali ai minimi termini per renderli più facilmente assimilabili dagli organismi, serve a rendere digeribili e utili tutte le sostanze che la fermentazione ha prodotto e che ha estratto dai vegetali.
La fermentazione prima e la maturazione poi è una sorta di predigestione che consentirà agli organismi di potersi nutrire con estrema facilità di una infinità di sostanze utili.
Questi quindi i motivi per i quali l’invecchiamento rende i fervida più efficaci:
1.Selezione delle specie più forti e dei singoli più resistenti.
2.Equilibrio.
3.Spirito comunitario
3. Elemento fitoterapico
Quando si attribuiscono al fervida le proprietà del vegetale fermentato senza tener presente i grandi cambiamenti che opera la fermentazione si rischia di averne una visione molto limitata che ignora tutto il grandissimo lavoro creativo della fermentazione, che ignora il potenziale probiotico, ossia la varietà microbica in essi presente, che ignora la selezione probiotica, che ignora gli equilibri che la maturazione crea, che ignora il lavoro metabolico dei microrganismi.
La fermentazione opera per rendere digeribili ed assimilabili anche quelle sostanze che nel vegetale fresco non si possono mangiare: parti dure, bucce, vegetali allappanti, tanninici, ricchi di resine verranno resi commestibili dalla fermentazione e persino molto gradevoli negli anni. Del resto sono proprio i microrganismi stessi e gli enzimi da essi prodotti a determinare i processi di maturazione anche in natura e a portare la maturazione dei frutti dalla fase acida e tanninica del frutto acerbo a quella zuccherina e gradevole di quello maturo. Se sono in grado di farlo i microrganismi presenti in natura allo stato selvaggio a maggior ragione lo sapranno fare le comunità batteriche dei fervida, autoselezionate, educate, equilibrate.
La fermentazione quindi opera per rendere digeribili e tollerabili anche quelle sostanze che normalmente non riusciremmo a consumare. Per esempio le bucce di banana. Nessuno di noi si sognerebbe di mangiarle così come sono, ma dopo essere state fermentate danno origine ad un fervida di grande qualità e con grosso potenziale chelante. Nonostante la fermentazione di fervida doni equilibrio e completezza nutrizionale e terapeutica io consiglio di non assumere mai fervida di un solo tipo, di una sola pianta, di un solo frutto.
Il consumo di fervida non serve solo a colmare un buco nutrizionale, una lacuna del nostro sistema, ma serve soprattutto a dare equilibrio al sistema. E per dare equilibrio serve dare varietà all’assunzione.
Consiglio vivamente di fermentare molte varietà di vegetali per poter essere in grado poi di creare miscellanee di fervida che siano in sintonia coi nostri gusti personali, con le proprietà delle piante, che siano selezione di colore, sapore, tramite istinto e conoscenza a seconda della funzione che vogliamo dare al fervida che stiamo assumendo.
Per esempio a me piace accompagnare i pasti con fervida creati dalla fermentazione di spezie. Oppure terminare il pasto coi fervida amari. Amo iniziare la giornata con fervida a base di frutta e prendere fervida di fiori o di erbe aromatiche prima di andare a letto. Durante l’arco della giornata, assumendo fervida di così grande varietà, mi saro’ nutrito di frutta, verdura, erbe amare, fiori, spezie, radici, erbe aromatiche supplendo totalmente alle carenze nutrizionali della mia alimentazione, non solo per i tanti nutrienti che i fervida hanno assorbito dai vegetali fermentati, ma anche per i nutrienti che hanno essi stessi creato.