L'ESPERIENZA DI UNA MAESTRA

UNA BELLA TESTIMONIANZA SULL’USO DEI FIORI DI BACH NELLA SCULA MATERNA

 

L’esperienza più incisiva che io abbia mai fatto in qualità di maestra dell’infanzia, è stata quella relativa a un anno scolastico in cui ebbe inizio un progetto sulle emozioni, avente i “Fiori di Bach” come valido ausilio affinché i bambini sapessero gestire al meglio i propri stati emotivi.

Il progetto denominato : “Io sto bene e tu?” fu attuato durante il periodo dell’ accoglienza, che generalmente viene vissuto come uno dei più importanti, ma anche più complessi e delicati dell’intero anno scolastico.

Sicuramente il periodo più emozionante e imprevedibile, che investe la psiche non solo del bambino, ma anche quella dei genitori e degli insegnanti.

Uno scenario di emozioni contrastanti, dove regna confusione, paura, ansia, agitazione, ribellione, tra pianti, urla, da parte dei nuovi arrivati, ma anche stupore e gioia per il ritrovarsi, da parte dei più grandi, sicuramente una condizione di disagio da parte di tutti, grandi e piccini, insegnante compresa, perché quando si tratta di emozioni le dinamiche sono sempre invariabili, occorre una valida metodologia in grado di ristabilire calma e armonia, così da poter mettere in pratica corrette strategie idonee per ciascun bambino.

Per fortuna quell’anno e così anche in tutti gli anni a seguire, utilizzai “La magica porzione della fata Armonia”, un preparato di fiori da utilizzare come soccorso di emergenza, di regolatore di emozioni disturbanti e di occasione per il riconoscimento e la gestione delle stesse.

Valutai la decisione di utilizzare i “Fiori di Bach” dopo aver partecipato ad una conferenza informativa su questa dolce terapia, tenuta nella mia città dall’esperto Lorenzo Di Pierri, uno delle più autorevoli voci nel panorama olistico del territorio tarantino, (lo stesso a cui mi rivolsi sia per un mio consulto personale, dove ottenni grandi benefici, sia  per la preparazione della “Magica porzione della fata Armonia”, a base di olio essenziale di lavanda, acqua  a “Luce Bianca di Lourdes” e i “ 7 Fiori di Bach-Soccorso Fiorito”).

Mi informai accuratamente attraverso ricerche sul medico Edward Bach, l’omeopatia inglese ideatore di questo metodo di cura, e mi convinsi definitivamente dopo aver chiesto il parere del mio medico pediatra di medicina allopatica di fiducia, che mi rispose di non aver approfondito studi in merito a questa questa cura, ma mi rassicurò dicendomi che non erano mai stati segnalati effetti collaterali di nessun genere.

Prima di agire con i miei alunni, mi accertai attraverso colloqui individuali con i loro genitori che non ci fossero casi di allergia, informandoli sull’utilizzo dei Fiori di Bach,

(spruzzati nell’aria e mai fatti ingerire). 

I genitori si mostrarono interessati e ben predisposti all’uso dei Fiori di Bach durante il primo giorno di scuola, come intervento sotto forma di pioggia, che io nelle vesti di un personaggio fantastico ben noto nell’immaginario infantile quale la fata, avrei diffuso nell’aria circostante attraverso uno spruzzino, per stabilire calma, così da poter giocare liberamente e serenamente.

Furono coinvolte alcune mamme  in una performance educativa, c’era chi mimava  con il corpo una visibile agitazione, tanto da attirare su di loro l’attenzione dei bambini, c’era chi si lamentava di un sopraggiunto mal di testa, chi diceva di volersene andare via per il chiasso, chi invece si sedeva al banchetto pronta a disegnare, ricordandosi di come era bello stare a scuola.

Ad un certo punto intervenivo io (spiegando ai presenti che essendo maestra avevo dei poteri come i supereroi), trasformandomi così da fata Armonia e muovendomi a passi di danza seguendo un allegro sottofondo musicale, facendo piovere una magica porzione che avrebbe calmato tutti.

E di fatto le mamme, proseguendo nella recita si orientarono sorridendo verso i giocattoli e altro materiale didattico.

Questa simpatica farsa predisponeva i bambini all’ascolto e ad avere più fiducia a scoprire il nuovo ambiente, mentre i bambini più grandi più volentieri si accingevano autonomamente a restare a scuola senza la presenza dei loro genitori.

Sicuramente il mettersi in gioco da parte degli adulti  aveva contribuito a riportare un clima di fiducia e di allegria.

Ma sono certa che il successo fu determinato soprattutto dalla pioggia dei fiori, perché dovete sapere, che ad ogni entrata dei genitori in classe avevo chiesto (che erano già stati precedentemente istruiti) di lavarsi le mani con alcune gocce della magica porzione, dicendo loro che era la rugiada dei fiori, perché solo così a breve avrebbero visto la fata, che invece i bambini grazie al fatto di essere bambini l’avrebbero vista in maniera spontanea e naturale.

Insomma questi genitori erano venuti a contatto con i Fiori di Bach così da superare ogni imbarazzo e di poter intervenire con spirito di leggerezza e divertimento, pur di aiutare i piccoli al superamento di ogni conflitto determinato da una esperienza nuova, che avrebbe per alcuni di loro significare il distacco dalla famiglia per debuttare in società.

I giorni a seguire i pianti si facevano sempre più brevi fino a dar posto a una nuova emozione, quella cioè di essere felici nel voler venire volentieri a scuola.

Sono davvero grata ai fiori, all’amico Lorenzo, a tutti i soggetti coinvolti, grandi e piccini per questa grandiosa esperienza di vita scolastica che avrà per sempre un posto d’onore nel mio cuore. Sono felice e lo affermo con fierezza di aver introdotto tantissimi miei alunni nel favoloso mondo poetico dei fiori (tanti i racconti, le poesie, i canti, le attività senso-percettive, quelle grafico-pittoriche,  i giochi e gli esercizi di esplorazione, manipolazione, osservazione, verbalizzazione, ecc…) e della loro innata capacità di curare le emozioni che ci fanno soffrire.

 

Una volta che i bambini hanno fatto esperienza di come una situazione può mutare attraverso un intervento mirato, come tutto può essere capovolto, così che da una tempesta emotiva disturbante si può passare ad uno stato di calma, allora si interviene affinché i bambini posino l’attenzione sui benefici dello stato di calma  e che esistono modi per il raggiungimento di tale stato interiore.

E quale mezzo migliore di un racconto? (possibilmente uno che descriva i sette stati emozionali elencati da Edward Bach: paura. incertezza. insufficienza d'interesse per il presente, solitudine, ipersensibilità alle influenze ed alle idee, scoraggiamento o disperazione.).

Alla fine del racconto i bambini saranno invitati a una drammatizzazione e ad un successivo momento di riflessione e verbalizzazione sull’esperienza vissuta.

Le successive attività saranno indirizzate verso la conoscenza dei fiori (uscita nel giardino della scuola, letture d’immagini attraverso diapositive, consegne che invitano ciascun bambino a portare un fiore a scuola da poter poi ammirare tutti insieme).

Quando tutti i bambini si saranno fatti un’ idea del fiore, sia scientifica che personale, allora si potrà favorire un approccio alla conoscenza delle proprietà curative dei fiori, capace di guarire le emozioni cosiddette negative che inevitabilmente sopraggiungono, ma che possiamo però trasformarle in modo da non esserne sopraffatti e rimanere imprigionati dalla sofferenza.

Si spiegherà ai bambini che non si possano assumere a scuola nessun tipo di farmaci, che a scuola non possiamo usare il vetro, le sostanze alcoliche e neanche possiamo bollire il preparato. Ma che  possiamo giocare a far finta, per esempio tenendo in mano delle boccettine che possiamo noi stessi realizzare per es. utilizzando delle bottigliette di yogurt, prima beviamo il contenuto e poi laviamo le bottigliette, le coloreremo  dando ad ognuna una tinta che assoceremo ad una determinata  emozione, le riempiremo di acqua e di un fiore, che prima avremo tenuto per un po di tempo al sole. Alla fine chiuderemo le bottigliette con dei tappi di sughero, conserveremo queste bottigliette e le prenderete all’occorrenza scegliendole in base all’emozione che state provando.

I bambini sanno che nello spruzzino della fata Armonia c’è davvero un preparato di fiori di Bach, che lo utilizziamo quando c’è una emergenza, in caso di sopraggiunta paura a seguito di una caduta, di scoppi di rabbia per un litigio (a quante simulazioni inscenate per voler veder cadere la pioggia magica ho assistito…).

Nel corso di questo progetto ci sono stati casi di genitori che mi hanno detto di essere intenzionati ad utilizzare i Fiori di Bach.

 

Gli obiettivi sia generali che specifici sono sempre stati raggiunti con facilità, i bambini e io ci siamo divertiti, i genitori riportavano che a casa i bambini mostravano maggiore consapevolezza e migliore gestione dei propri stati emotivi e che erano in grado di riconoscere le emozioni degli altri.

" Il proposito principale dell' educazione dovrebbe essere aiutare l'anima in crescita a far emergere ciò che in lei è il meglio e renderlo perfetto per un nobile uso "       

                                                             Sri Aurobindo